I certificati Airbag sono l’ennesima tipologia di certificati a capitale condizionatamente protetto facenti parte della categoria ACEPI (Associazione Italiana Certificati e Prodotti di Investimento) degli Investment Certificate.
Quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana, possono essere oggetto di negoziazione nei giorni in cui la Borsa è aperta, dalle 9:05 alle 17:30 e si rivolgono soprattutto a quegli investitori che si attendono un rialzo dell’attività finanziaria sottostante, ma intendono mettersi al riparo nel caso in cui l’ipotesi opposta spinga il suo prezzo al di sotto del livello di protezione ( indicato come airbag stop).
Cosa sono i certificati Airbag?
Anche nel caso dei certificati Airbag siamo nel campo dei derivati, ovvero quei prodotti finanziari il cui prezzo di mercato è legato a quello del sottostante. Si tratti di azione, indice, valuta o materia prima.
Un prodotto di questo genere consente all’interessato di investire su un’attività finanziaria sottostante con un orizzonte temporale di medio-lungo termine. Intendendo come tale un arco temporale dai 2 ai 5 anni.
La vera peculiarità dei certificati Airbag è rappresentata dalla presenza di un livello di protezione (airbag stop) delegato ad ammortizzare o addirittura annullare gli effetti dei ribassi del prezzo di riferimento nel malaugurato caso in cui dovesse scendere sotto tale soglia. Una peculiarità che accompagna il certificato dal suo corso alla scadenza.
In particolare, la partecipazione è illimitata al ribasso (mettendo di conseguenza il capitale a rischio) se alla data di scadenza il sottostante ha un valore inferiore al livello prefissato a livello contrattuale. Si tratta in effetti dell’ipotesi peggiore per l’investitore.
Airbag Certificate: quali sono i termini chiave da capire per ottimizzare l’investimento
Nella fase di valutazione dell’investimento, chi è interessato ai certificati Airbag deve fare molta attenzione ad una serie di fattori. Sono quelli da cui può dipendere l’esito dell’operazione che va ad intraprendere.
In particolare, tali fattori sono i seguenti:
- il mercato di quotazione, in pratica la piazza finanziaria su cui avviene la quotazione del prodotto in questione;
- il sottostante, ovvero l’asset su cui viene calcolato il prezzo del certificato, quindi la sua performance;
- l’emittente, indicando in tal caso l’ente finanziario che ha emesso il certificato;
- la scadenza, ovvero il giorno in cui l’emittente del certificato procede alla rilevazione finale del valore del sottostante liquidando di conseguenza, in base al pay-off risultante, gli investitori i quali non lo abbiano nel frattempo alienato;
- l’ultimo giorno di negoziazione, quello in cui il certificato è ancora negoziabile liberamente sul mercato dove è stato quotato;
- il livello Strike, termine il quale sta ad indicare il prezzo d’esercizio del Cash Collect con cui deve essere confrontato il valore corrente del sottostante al fine di andare a determinare il valore del certificato;
- il livello Airbag, ossia la quotazione del sottostante sotto la quale l’investitore si ritrova privato della protezione del capitale investito.
I possibili scenari conseguenti alla sottoscrizione di un certificato airbag
Quando si sottoscrive un certificato Airbag, si possono verificare tre possibili scenari:
- il sottostante alla scadenza del certificato provvede a collocarsi sopra il livello di barriera indicato nel contratto. Ciò vuol dire che l’esito dell’operazione è favorevole. Di conseguenza l’investitore riceverà una somma pari alla moltiplicazione fra il valore finale del sottostante e il multiplo (la quantità di sottostante controllata dal certificato);
- il sottostante si colloca invece sotto il livello dello strike, ma sopra il livello di barriera. Ove venga a verificarsi tale evento, l’investitore riceverà la somma investita senza alcuna aggiunta (bonus) o sottrazione (malus);
- il sottostante chiude sotto il livello di barriera. In tal caso l’esito non è positivo, ma la perdita causata può essere attenuata proprio dalla presenza dell’airbag. In pratica, per poter conoscere l’ampiezza della perdita subita occorrerà moltiplicare il valore finale del sottostante per il multiplo, procedendo poi alla moltiplicazione del prodotto per il rapporto airbag.