Per certificati Bonus Protection si intendono quelli i quali permettono ai loro sottoscrittori di partecipare alla performance positiva di un determinato sottostante, si tratti di indice, azione o altro asset, senza che venga posto un Cap (in pratica un tetto) al risultato conseguito.
Si tratta di uno strumento tale da rientrare a pieno titolo nella categoria dei certificati che sono in grado di garantire una protezione del capitale che è stato investito. Solitamente, infatti, la barriera viene posta su livelli intorno al -24%. Basta quindi scegliere quelli offerti su sottostanti solidi (ad esempio di Banca IMI su Coca Cola), per avere notevoli probabilità di portare in porto il bonus.
I certificati Bonus Protection si rivolgono principalmente ad una categoria di investitori che hanno aspettative rialziste sul sottostante, intendendo però godere di una tutela perlomeno parziale nel caso in cui dovesse venirsi a verificare uno scenario avverso.
Come funzionano i certificati Bonus Protection?
Come funzionano i certificati Bonus Protection? In pratica gli scenari che possono prospettarsi per gli investitori sono i seguenti:
- se alla scadenza del contratto siglato il valore del sottostante dovesse risultare superiore a quello iniziale (Strike Price), l’investitore sarà gratificato di un importo il quale è commisurato sulla base della performance messa a segno dall’asset di riferimento;
- ove invece tale valore venisse a ritrovarsi posizionato tra il valore iniziale del sottostante (Strike price) ed il livello di barriera indicato all’interno del contratto siglato, l’investitore riceverà il rimborso dell’intero capitale investito;
3) infine se alla scadenza della durata contrattuale il valore del sottostante dovesse venirsi a trovare al di sotto del livello di barriera l’investitore riceverà un importo il quale sarà in questo caso commisurato alla performance negativa fatta registrare dal primo.