I Reverse Bonus Cap fanno parte della categoria dei certificati d’investimento a capitale condizionatamente protetto. Una caratteristica la quale deriva loro dal fatto di consentire all’investitore di condividere la performance negativa fatta registrare dal sottostante sino ad un livello massimo indicato con il termine di Cap. Inoltre corrispondono un premio (il Bonus), nel caso in cui il sottostante si sia mantenuto stabile o comunque, pur avendo fatto registrare un moderato rialzo, non abbia scavalcato il Cap.
Anch’essi sono quotati sul mercato SeDeX di Borsa Italiana e possono essere oggetto di contrattazione nei giorni in cui la Borsa è aperta. dalle 9:05 alle 17:30. La loro liquidità è garantita dalla costante presenza del market maker, ovvero il desk trading dell’emittente.
Certificati Reverse Bonus Cap: quali sono le loro caratteristiche e come funzionano
I certificati Reverse Bonus Cap presentano un funzionamento il quale è in pratica speculare a quello dei Bonus Cap. Permettono infatti all’investitore di sfruttare aspettative di mercato ribassiste, quelle in cui un acquisto diretto di asset difficilmente potrebbe consegnare risultati positivi.
Altra caratteristica da tenere presente, però, è quella relativa al fatto che questi certificati danno modo al titolare di difendere il proprio capitale anche nel caso in cui il mercato sia stabile o moderatamente rialzista. A rendere concreta questa funzione è la fissazione della barriera oltre il 100% del valore dello strike price, ovvero il 100% del valore del sottostante alla data di rilevazione iniziale.
Va poi ricordato come i certificati Reverse Bonus Cap prevedono un limite massimo di rendimento (Cap). Si tratta in pratica del tetto fissato al premio che l’investitore può ricevere una volta che il contratto stipulato sia giunto al suo termine, nel caso in cui non si sia venuto a verificare il cosiddetto evento Barriera. In pratica non deve essere stata toccata la linea in questione.
Certificati Reverse Bonus Cap: gli scenari alla scadenza
Quando si sigla un certificato di questo genere, all’atto della scadenza si possono verificare tre situazioni:
- il caso in cui il valore del sottostante non abbia conseguito il livello della barriera. Evenienza che permette all’investitore di ricevere il rimborso del capitale investito aggiungendovi il Bonus;
- quello in cui il valore del sottostante non abbia raggiunto il livello di barriera, superando però il Cap. In questa circostanza l’investitore riceverà il rimborso del capitale investito, ma non il Bonus;
- il caso che vede il valore del sottostante raggiungere il livello della barriera, tramutandosi in una perdita, proporzionata alla performance conseguita dal sottostante.