Cosa sono i certificati Bonus? Con questo termine si indicano in pratica dei derivati, ovvero gli strumenti finanziari i quali vedono il loro prezzo di mercato dipendere da quello dell’attività finanziaria sottostante, si tratti di azioni, indici azionari, materie prime oppure valute.
La caratteristica più evidente di questo genere di strumento finanziario è da ravvisare nella possibilità di riconoscere all’investitore a scadenza un rendimento tramite il pagamento di un premio aggiuntivo, il Bonus. Questo anche ove si verifichi il caso di un moderato ribasso dell’attività sottostante.
La protezione del capitale
Per questa tipologia di certificati, in genere, la protezione del capitale a scadenza è condizionata al fatto che l’attività sottostante non raggiunga il cosiddetto livello barriera. Si tratta di un determinato prezzo, fissato dall’emittente prima del collocamento, in modo da invogliare gli investitori alla sottoscrizione.
Ove si verifichi il caso in cui la quotazione del sottostante oltrepassi il livello barriera nel corso della durata del certificato (barriera di stile americano) oppure alla sua data di rilevazione finale (barriera di stile europeo), il certificato si trasforma in pratica in un benchmark, perdendo la protezione sul capitale investito e aprendo la strada alla totale perdita di esso.
Quali sono i possibili scenari alla scadenza
Quando arriva la scadenza del certificato Bonus, si possono presentare due strade per l’investitore, due diversi scenari di pagamento;
- nel caso in cui il prezzo dell’attività finanziaria sottostante si vada a situare sopra la barriera l’investitore riceve il premio più alto tra il valore del capitale investito maggiorato della performance del sottostante alla data di valutazione finale e il bonus, il quale rappresenta una percentuale maggiore al 100% del prezzo di emissione;
- ove invece il sottostante si posizioni sotto al livello barriera, l’investitore riceverà come liquidazione un importo tale da corrispondere al suo effettivo andamento.
Certificati Bonus: a chi sono rivolti?
Per il momento i certificati Bonus sono emessi nel nostro Paese da un ristretto drappello di istituti finanziari. Tra di essi si segnalano Banca Akros, Banca IMI, Deutsche Bank, Mediobanca, Société Générale e Unicredit.
A chi si rivolgono? In particolare a quegli investitori connotati da una elevata propensione al rischio in una ottica di breve o medio periodo rialzista oppure moderatamente stabile sull’attività finanziaria sottostante.
Tra le varianti presenti sul mercato italiano, i più diffusi sono i Bonus Plus Certificate, i Bonus Cap Certificate, e i Top Bonus Certificate.