Diasorin cresce dopo le notizie sulla vitamina D

Diasorin cresce dopo le notizie sulla vitamina D

Diasorin

La vitamina D protezione contro il Covid-19? Dal Regno Unito proprio nel corso dell’ultima settimana sono iniziate a filtrare notizie relative al suo utilizzo, consigliato da alcune importanti organizzazioni, a partire dalla Commissione consultiva scientifica del governo sulla nutrizione.
Se in estate possono bastare pochi minuti di esposizione ai raggi solari, nel corso dei mesi invernali la vitamina D può invece essere assunta all’interno dell’alimentazione quotidiana, sotto forma di pesce azzurro, funghi e tuorli d’uovo.
Gli scienziati stanno ancora effettuando studi al proposito, ma la Royal Society ha dal canto suo esortato il governo ad includere tra i suoi consigli medici l’utilizzo di integratori a base di vitamina D.

La vitamina D spinge Diasorin

Dopo che le notizie provenienti dal Regno Unito sono state oggetto di pubblicazione, Piazza Affari ha visto una notevole crescita del titolo di Diasorin. Una crescita derivante proprio dal fatto che l’azienda deve un 15% del proprio fatturato alla vendita di test sulla vitamina D, in base ai dati del 2019.
A questi articoli si sono poi aggiunte le notizie relative al lancio del test Simplexa Flu A/B & RSV Direct Gen II con marcatura CE, il quale provvede all’identificazione diretta dei ceppi influenzali dei tipi A e B e del virus respiratorio sinciziale.
Sono stati gli analisti di Banca Imi a dirsi ottimisti sul test, affermando di ritenerlo molto utile allo sviluppo del business molecolare di Diasorin. Se la valutazione su rating e prezzo obiettivo dell’azienda sono ancora in fase di revisione, gli analisti di Equita, hanno invece provveduto a dare rating Hold e prezzo obiettivo fissato a 143 euro per azione. Si tratta per ora di una stima prudenziale, in mancanza di evidenze scientifiche sulla funzione anti-Covid della vitamina D. Qualora le stesse arrivassero, l’azienda veneta potrebbe effettivamente beneficiarne.

Il nuovo test Liason

Di Diasorin si è recentemente parlato anche per il lancio del test Liason, al quale è demandata l’identificazione qualitativa degli anticorpi specifici IgM sviluppati in risposta al Sars-CoV-2 in campioni di siero o plasma. Il test permette anche di distinguere se l’infezione sia stata sviluppata recentemente o meno.
Una serie di notizie che hanno consentito a Diasorin di superare abbastanza agevolmente la battuta d’arresto conseguente alla sconfitta riportata ad opera di Roche nella gara di appalto indetta dalla Regione Lombardia per la fornitura dei test anti-Covid.

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