Il fintech, ovvero il settore finanziario che sfrutta la potenza del web per interfacciarsi con la sua utenza, è in grande crescita anche in Italia.
Secondo una recente ricerca dell’Osservatorio Fintech & Insurtech del Politecnico di Milano, infatti, sarebbero ormai quasi 13 milioni i nostri connazionali che si affidano alla tecnologia per la gestione dei propri soldi.
Una propensione sempre più spiccata che si fonda sui tanti vantaggi offerti dal settore, a partire dall’immediatezza del contatto in un Paese ove spostarsi dalla propria abitazione rappresenta ormai una sorta di incognita in rapporto ai tempi.
Tra i tanti servizi offerti dal fintech, ce n’è uno abbastanza particolare, rappresentato dalle aziende che offrono consulenze per la gestione del patrimonio. Si tratta in effetti di una novità di non poco conto.
Consulenza finanziaria online: una realtà emergente
Perché la consulenza per la gestione del patrimonio online rappresenta una novità di non poco conto? Il motivo è da ricercare nel fatto che un tempo a far lavorare i consulenti finanziari erano le banche e le società chiamate a gestire grandi patrimoni per indirizzarli sul mercato.
Oggi non è più così e sul web iniziano a farsi largo società che offrono questo tipo di servizio utilizzando piattaforme semplici da utilizzare e rivolgendosi ad una clientela formata per la maggior parte da piccoli e medi risparmiatori. Aziende che si stanno facendo rapidamente largo puntando su professionalità e convenienza in termini di costi.
Tra le aziende che hanno saputo farsi maggiormente notare, in questo particolare segmento di mercato, c’è soprattutto Moneyfarm. Andiamo a vedere più nel dettaglio quella che è a tutti gli effetti una realtà non più emergente, la largamente consolidata.
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Moneyfarm, i motivi di un successo
Per capire le dimensioni del successo dell’azienda italiana, basterà ricordare che da qualche mese ha superato il miliardo di euro in asset gestiti (AUM). Una notizia che si aggiunge a quelle relative all’anno passato, quando Moneyfarm ha raddoppiato le masse in gestione rispetto ai dodici mesi precedenti e garantito performance tra il 12% e il 19%.
A rendere possibili questi eccellenti risultati sono state l’uso accorto delle tecnologie digitali e un modello innovativo di business che permette di fornire (con una soglia minima di investimento di soli 5mila euro) un servizio di Gestione Patrimoniale non solo semplice, ma anche trasparente. Il tutto con il preciso fine di dare vita ad una filosofia di investimento fondata su asset allocation strategica, diversificazione, orizzonte di lungo termine ed efficienza di costo.
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Perché rivolgersi a Moneyfarm?
Perché sono sempre di più gli investitori che decidono di rivolgersi a Moneyfarm? Il motivo è da ricercare non solo nelle performance che abbiamo ricordato, ma anche in una serie di caratteristiche estremamente gradite da chi ha avuto a che fare con il sistema bancario tradizionale.
La prima differenza che salta agli occhi è proprio in termini di trasparenza. L’azienda, infatti, richiede delle commissioni per fornire le sue consulenze, ma si tratta in effetti degli unici costi previsti. Non ne esistono altri legati all’entrata o all’uscita del servizio, come non sussistono penali a carico di chi opti per una fine anticipata del rapporto instaurato. Inoltre, le commissioni sono chiare in partenza, a differenza di quanto accade con il settore bancario, ove le sorprese sono all’ordine del giorno.
Una scalata sempre più rapida
La scalata al successo di Moneyfarm è sempre più rapida. Se sin dall’esordio, avvenuto nel 2011, l’azienda si era segnalata per professionalità e profili di innovazione, nel corso degli ultimi mesi è diventata un vero e proprio punto fermo del fintech italiano.
Una crescita non solo in termini di asset gestiti, ma anche di immagine che è stata premiata da un giro di finanziamenti che ha visto Moneyfarm ricevere 69 milioni di euro da impiegare per una nuova fase in cui la sua sfida su sposterà sul terreno europeo.
I nuovi terreni su cui si dovrà muovere sono infatti quello tedesco e britannico, su cui Moneyfarm ha deciso di misurare le sue rinnovate ambizioni. Potrà farlo, peraltro avendo al suo fianco partner come Allianz e Poste Italiane, che hanno deciso di partecipare al round di finanziamenti appena concluso e di affiancare il loro nome a quello di Moneyfarm.
A evidente riprova del livello ormai raggiunto dall’azienda e dalla reputazione conseguita dal suo modello di business.