Chi è protestato può ottenere un prestito?

Chi è protestato può ottenere un prestito?

Prestito con garante

Quella dei protestati è una categoria estremamente folta nel nostro Paese. Un vero e proprio esercito di persone che, ad un certo punto della loro vita, si sono venute a trovare nell’impossibilità di ripagare un finanziamento ottenuto in precedenza. E che per questo sono costrette a pagare un duro prezzo.

Per capire meglio la questione, basterà ricordare che nel 2018 Federcontribuenti denunciò otto banche per aver rifiutato di aprire conti correnti ad una donna la quale aveva aperto una Partita IVA, come del resto sancito dal Decreto Bersani. Un comportamento illegale, ma che nondimeno continua ad essere praticato dagli istituti bancari, nella sostanziale indifferenza di Abi o Banca d’Italia.

Csotringendo quindi i protestati a fare i salti mortali per avere a disposizione strumenti in grado di aiutarli a gestire le proprie finanze. E ad ottenere credito.

I protestati possono avere prestiti?

Se è difficile avere un conto corrente per chi è protestato, è facile immaginare come ottenere un prestito diventi una vera e propria impresa.

Va comunque sottolineato che anche per questa particolare categoria di cittadini esiste comunque un’offerta da parte del settore creditizio.

Il quale è stato in pratica costretto a pensare a prodotti di questo genere proprio per non vedere prosciugato il proprio bacino d’utenza. Considerato come i protestati in Italia si contino nell’ordine dei milioni di unità, tenerli fuori dal sistema creditizio rappresenterebbe un vero e proprio suicidio per le aziende del settore.

Quali prestiti possono essere ottenuti da chi è protestato?

Chi è protestato, logicamente, gode di una pessima reputazione. Sulla quale, però, le aziende creditizie sono disposte a passare sopra a patto di avere garanzie che possa effettivamente avvenire il rientro dei soldi prestati più i relativi interessi.

Le vie che possono essere praticate dai cattivi pagatori, sono rappresentate in sostanza dalla cessione del quinto di stipendio, o di pensione, dal prestito con garante e da quello cambializzato. Soluzioni che sono naturalmente caratterizzate da un tratto unificante: il costo molto elevato del prestito.

La cessione del quinto

La cessione del quinto di stipendio o di pensione viene concesso anche ai protestati. Il motivo di questa concessione è facile da comprendere, alla luce della formula che caratterizza il piano di rientro. La rata mensile concordata in fase contrattuale, infatti, è oggetto di ritiro direttamente alla fonte, ovvero dallo stipendio o dalla pensione dell’interessato, in automatico.

Di fronte a questo iter procedurale alla banca o alla finanziaria interessa relativamente che il richiedente abbia uno storico non proprio impeccabile. Anche perché questa soluzione è considerata molto onerosa per i clienti, in presenza di tassi di interesse molto elevati e costi accessori che fanno salire notevolmente il costo del finanziamento.

Il prestito con garante

Altra formula che mette al riparo l’azienda creditizia dalla sospensione delle rate concordate per il ripiano del debito è il prestito con garante.

In questo caso, infatti, le assicurazioni che il debito sia ripianato arrivano da una terza figura, il garante appunto, che pone il suo patrimonio o il suo emolumento mensile a base del piano di ammortamento. Nel caso in cui il richiedente non sia più in grado di pagare la rata mensile concordata, sarà proprio il garante a subentrare nell’adempimento.

Proprio per questo le banche e le finanziarie non oppongono particolari difficoltà alla concessione del prestito una volta che sia stata appurata la forza, patrimoniale o reddituale, del garante.

Il prestito cambializzato

Infine il prestito cambializzato, altra formula che può arrivare in soccorso del protestato. Basta infatti avere un bene da porre a garanzia del prestito per poterlo avere.

Il piano di rientro è in tal caso incentrato sulle cambiali che il richiedente è tenuto a firmare per poter portare la pratica a buon fine. Ogni volta che il debitore paga una rata mensile, la finanziaria rilascia in cambio una delle cambiali firmate dalla controparte.

Al primo mancato pagamento, scatta però la tagliola e il bene messo a garanzia del prestito sottoposto a pignoramento. Anche in questo caso, quindi, chi concede il finanziamento ha la garanzia che i soldi prestati non saranno persi. E non ha eccessiva difficoltà, di conseguenza, a soddisfare la richiesta.

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