Su quali azioni puntare questa settimana? I titoli più interessanti su cui investire

Su quali azioni puntare questa settimana? I titoli più interessanti su cui investire

Vettel su Ferrari, Formula 1 2019

Continua il difficile momento dell’economia globale, sintetizzato dalle notizie provenienti dagli Stati Uniti. Il Paese nordamericano, infatti, deve ancora fare i conti con una complicata situazione sanitaria. Tale da riflettersi con grande forza sull’economia, come dimostrano i dati relativi ai sussidi di disoccupazione, molto peggiori del previsto.

Anche in Europa, però, la ripresa continua a stentare, mentre i dati dei debiti pubblici sono considerati esplosivi. In un quadro simile da molte parti si è iniziato a guardare con molto interesse proprio agli Stati Uniti, ove si spera che una possibile vittoria di Joe Biden alle prossime presidenziali possa dare slancio ai mercati. Un dato abbastanza sorprendente, se si considera che tradizionalmente l’ipotesi di una vittoria dem è vista con timore dal mondo finanziario. A dimostrazione di quanto il Covid stia cambiando gli orizzonti globali.

In questa situazione resta di conseguenza ancora abbastanza complicato riuscire a capire quali possano essere i titoli su cui puntare nel breve termine. Proviamo comunque ad individuarne qualcuno.

Amplifon

Iniziamo la consueta carrellata settimanale con Amplifon. L’azienda che opera nel settore degli apparecchi acustici, dopo una trimestrale che aveva provocato una vera e propria ondata di vendite, sta cercando di risalire la corrente. Compito non semplice, proprio alla luce di una situazione sanitaria non ancora ristabilita, tale da rendere precaria la situazione di tutte le aziende dello stesso settore. Amplifon, però, è attesa ad una accelerazione nella seconda parte dell’anno. Tanto da spingere la maggior parte degli analisti a suggerire l’hold, con un target price medio di 26,79 euro.

Ferrari

Altro titolo da tenere d’occhio nella settimana entrante è quello Ferrari. La casa di Maranello ha appena firmato il Patto della Concordia, che sancisce la sua partecipazione al prossimo quinquennio della Formula 1. Se i risultati sportivi sono stati molto negativi in questa prima parte di stagione, il cavallino rampante continua a godere di un fascino e un prestigio ineguagliabili, essendo peraltro l’unico marchio ad aver partecipato a tutte le edizioni del campionato dal 1950 ad oggi.
Se l’impatto economico dell’accordo è considerato neutrale da Equita, gli analisti si attendono comunque l’ennesima corsa al rialzo del titolo, consigliando quindi di mantenerlo nel proprio portafogli.

Intesa Sanpaolo

Altro titolo che sembra poter reggere bene in questo particolare momento del mercato è Intesa Sanpaolo. Dopo il successo dell’offerta pubblica di scambio su Ubi Banca, ora l’azienda sembra decisa ad avere un ruolo anche nell’eventuale acquisizione di Borsa Italiana, la società che gestisce i mercati finanziari a Milano, da parte di Cassa Depositi e Prestiti ed Euronext.
A rilanciare la voce è stata l’agenzia Bloomberg, sulla base di informazioni ricevuta da fonti anonime definite “vicine alla vicenda”. Una vicenda estremamente complessa e resa tale anche dal fatto che su Borsa Italiana gravano i poteri di veto della Consob sulle vendite di quote, direttamente o indirettamente, dell’operatore di borsa del paese. L’unica sicurezza, per ora, è che Intesa Sanpaolo non intende fermarsi con Ubi, ma anzi continuare una fase estremamente dinamica e tesa a rafforzare ulteriormente la sua posizione nello scacchiere.

Enel

Per chi non vuole correre eccessivi rischi, in un momento così particolare, una soluzione d’eccellenza è quella rappresentata da Enel.
L’azienda è ormai considerata tra le più appetibili in assoluto nel settore energetico, per effetto di una serie di scelte operate nel recente passato a favore della transizione energetica. Una svolta in senso green che dovrebbe dare copiosi frutti nei prossimi anni, quando entreranno a regime i piani delle autorità nazionali e sovranazionali tesi a combattere il riscaldamento globale con fonti energetiche rinnovabili.
Enel, però, ha anche messo in cantiere un rafforzamento in alcune aree mondiali, come ad esempio in Sud America. Ove ha aumentato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Américas raggiungendo il 65% del capitale sociale. Operazione che fa parte di una strategia ben precisa, quella tesa a ridurre la presenza delle minoranze azionarie.

Consigli per gli acquisti

Se è vero che tra economia reale e mercati finanziari continua ad esserci un notevole fossato, è anche vero che per gli investitori è impossibile non tenere conto di quanto avviene al di fuori dei secondi. Proprio per questo occorre ancora molta prudenza, anche alla luce delle notizie che arrivano da vari fronti. In particolare dalla ripresa di vigore del Covid anche in alcuni Paesi europei ove la situazione sembrava avviarsi alla normalità.

In un quadro simile sembra del tutto naturale limitare i rischi a titoli che se pure non possono essere considerati difensivi, sembrano comunque in grado di adattarsi alla perfezione alla situazione. Come ad esempio quelli che fanno riferimento alla Shut-in Economy. Una categoria in cui si fanno notare le aziende legate al commercio elettronico, come Amazon e Shopify.

Mentre sembra impossibile ignorare la clamorosa crescita di Tesla, un +300% nel corso dell’anno dovuto anche al conseguimento di quattro trimestri consecutivi in utile. In questo caso, peraltro, a pompare il titolo è anche lo split azionario dichiarato da poco. Una mossa che sembra essere anche negli intenti di Apple, altro titolo per il quale si prefigura una ulteriore avanzata nelle prossime settimane.

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