Su quali azioni puntare questa settimana? I titoli più interessanti su cui investire (25-29 Gennaio 2021)

Su quali azioni puntare questa settimana? I titoli più interessanti su cui investire (25-29 Gennaio 2021)

Bper

Il rischio di elezioni anticipate torna ad aleggiare sul nostro Paese, sommandosi a quello derivante da una situazione sanitaria la quale non promette miglioramenti a breve termine. Tanto da spingere Christine Lagarde ad affermare che è difficile intravedere spiragli in tal senso prima del 2022.

Una situazione che sembra fatta apposta per deprimere i listini di borsa e costringere gli investitori ad uno sforzo supplementare per cercare di individuare buone occasioni per far fruttare i propri soldi. Proviamo anche noi a farlo, come di consueto.

De Longhi

Il primo titolo che andiamo a segnalare stavolta è De Longhi. A consigliarlo è la doppia promozione ricevuta dagli analisti di di Berenberg e Equita, i quali hanno portato in entrambi i casi la raccomandazione a “Buy”. La motivazione data dalla sim di Milano è fondata sul fatto che il 2021 si prospetta sulla linea dell’anno appena chiuso, soprattutto per le prospettive in tema di M&A. Già nel corso dell’analist day, sempre secondo Equita, potrebbero giungere indicazioni in relazione alle prospettive strategiche di medio termine. Attendendosi comunque da De Longhi una notevole performance in considerazione del fatto che dopo la pubblicazione dei risultati relativi al quarto trimestre il titolo ha sottoperformato il mercato. I frutti potrebbero iniziare ad arrivare già nella settimana entrante.

Bper

Il secondo titolo da segnalare nella nostra rassegna è quello di Bper. Il motivo è stavolta da ricercare nella decisione di Standard Ethics, che ha provveduto ad alzare il corporate rating della banca da “EE-” a “EE”. Sono stati proprio gli analisti ad affermare che la promozione è conseguenza del fatto che a seguito della crescita dimensionale dell’istituto bancario è stato avviato un percorso teso all’allineamento degli standard alle raccomandazioni sulla sostenibilità provenienti da Onu, Ocse e Unione Europea. Se il percorso è ancora in atto, dovrebbe comunque dare vita infine ad un adeguamento rispetto ai documenti di governo della sostenibilità, a partire dal codice etico. Se sul piano ESG (Environmental, Social e Governance), sono stati fatti significativi passi in avanti in tema di risk management, creazione di politiche di sostenibilità, prevenzione di illeciti, formazione di nuovi comitati manageriali, rifinitura degli strumenti di finanza sociale e “green”. In particolare, è la rendicontazione extra-finanziaria ad allinearsi alle best practices del settore.

Mps

Anche un secondo titolo bancario nelle raccomandazioni di questa settimana. E’ quello di Mps, il quale è tornato al centro delle attenzioni di molti operatori di mercato. Spinto dalla risoluzione della crisi di governo con la fiducia accordata al Conte Bis dal Senato della Repubblica. Il motivo della rinnovata attenzione è da ricercare nel fatto che la tenuta dell’esecutivo potrebbe spingere gli investitori a focalizzare la propria attenzione sulla possibile fusione tra Mps e Unicredit. Una esigenza la quale è dettata proprio dal disegno di riorganizzazione del settore bancario tricolore e dalla necessità di Unicredit di rafforzare le proprie posizioni, in modo da rendersi meno facilmente attaccabile dagli istituti francesi, i quali ormai da tempo guardano con interesse ad una possibile espansione delle proprie posizioni nella penisola.

Poste Italiane

Infine Poste Italiane, che potrebbe mettere a frutto le buone indicazioni relative agli acquisti natalizi. Nel corso delle festività, infatti, nonostante le restrizioni imposte dalla pandemia, il gruppo ha messo a segno un incremento pari al 40% nei pagamenti digitali rispetto al 2019. Spicca in particolare il picco del +70% nelle transazioni e-commerce. Dati i quali vanno a confermare l’importanza di Postepay, la società di pagamenti digitali del Gruppo, che si è notevolmente giovata del programma Cashback di Natale. Sono stati infatti 1,1 milioni gli utenti che hanno aderito al piano governativo su un totale di 5,8 milioni di utenti registrati. Un dato naturalmente favorito dalla possibilità offerta ai 29 milioni di titolari delle carte BancoPosta o Postepay di fruire dell’innovazione finanziaria, in un periodo che continua ad essere caratterizzato dai pericoli collegati al Covid. Il quale dovrebbe proseguire ancora per molti mesi.

Consigli per gli acquisti

Le piazze azionarie globali sembrano destinate a convivere ancora a lungo con il Covid, almeno a giudicare dalle notizie che giungono, a partire dalle difficoltà nelle campagne di vaccinazione e i ritardi di Pfizer nella consegna dei quantitativi necessari.

Una situazione la quale presuppone di conseguenza una notevole prudenza. In particolare cercando di individuare titoli in grado di avvantaggiarsi in questa situazione di incertezza. A partire da Netflix, la quale ha appena annunciato il superamento dei 200 milioni di abbonati a livello globale e che sta aumentando la sua capacità di attrazione verso la grande platea televisiva, come dimostrano i dati disponibili.

O come Amazon, che dovrebbe senz’altro proseguire il suo trend positivo, anche in considerazione delle difficoltà del suo maggior concorrente Alibaba con l’antitrust cinese. Le quali non sembrano destinate ad attenuarsi nell’immediato futuro.

Mentre sembrano da evitare in questo periodo i titoli petroliferi, in particolare dopo che l’IEA ha tagliato le stime sul consumo di petrolio, di 6oomila barili al giorno per il primo trimestre del 2021, e di 300mila per l’intero anno. Per loro si preannuncia quindi un altro anno difficile, anche in considerazione della svolta green in atto da parte di molti governi.

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