Le azioni Telecom hanno notevolmente faticato dopo la pubblicazione dei dati relativi al primo trimestre del 2020. Un comportamento il quale era del resto abbastanza prevedibile, proprio alla luce del contenuto della trimestrale. Andiamo a vedere il perché.
Ricavi ed Ebitda in contrazione
Telecom Italia TIM ha chiuso il primo trimestre del 2020 con ricavi pari a 3,96 miliardi di euro, facendo quindi registrare una flessione dell’11,3% rispetto ai 4,47 miliardi che erano invece stati ottenuti nel corrispondente periodo dello scorso anno.
Un dato che si aggiunge alla flessione che interessa anche il margine operativo lordo, passato da 1,95 miliardi a 1,74 miliardi di euro (-10,8%).
Alla luce di questi dati non è difficile comprendere il motivo per il quale il titolo del gruppo si trova da tempo in evidente difficoltà. Basta in effetti dare un’occhiata ai dati degli ultimi sei mesi per vedere una contrazione della quotazione nell’ordine del 36,16%.
Dati che, però, spingono gli analisti a consigliare di acquistare. Come mai?
Il coronavirus sembra offrire grandi opportunità alle Tlc
La spiegazione di questo apparente paradosso è da ricercare nella nuova situazione innescata dal coronavirus.
Il dato che potrebbe favorire al massimo Telecom è quello relativo all’esigenza di dare vita un operatore unico di rete fissa, in uno scenario di risorse pubbliche limitate e in cui si rende improcrastinabile migliorarne la disponibilità, la capacità e la qualità.
Una situazione che spinge Equita ad affermare che proprio “l’emergenza appare avere rafforzato il consenso politico all’operazione“. Tanto da spingere gli analisti di Mediobanca Securities ad intravvedere in Telecom un “modello di business resiliente per navigare nei mari in tempesta”.
Un modello che li spinge ad indicare un prezzo obiettivo di 0,79 euro. Per capire meglio l’importanza di questo vaticinio, occorre ricordare come si tratti di più del doppio rispetto all’attuale quotazione del titolo.